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mercoledì 12 dicembre 2012

Maria Cristina Franco- The next big thing della fotografia italiana

"Ogni donna ha una vita segreta, fatta di desideri inconfessabili. È questo che voglio far emergere".
(Miles Aldridge)
 
Entusiasta, giovane, creativa: un talento italiano di cui certamente sentirete parlare. Maria Cristina Franco si racconta in esclusiva
 
Camaleontica, versatile, mai uguale a se stessa, una personalità dalle mille sfaccettature, che la rende capace di spaziare, con estrema disinvoltura, dal reportage -sulle tracce di un genio del calibro di Elliot- al glamour, al fashion.
Una carriera in crescita, tra lookbook, pubblicazioni, mostre e riconoscimenti.
 
Primo Premio Giugno Locrese
 
Laureata in Filosofia e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza (una tesi sulla fotografia con un'intervista al grande maestro della provocazione, Oliviero Toscani), specializzata in Fotografia e in Fashion Still Life Advanced presso l'Istituto Europeo di Design di Roma, Maria Cristina è precoce nel suo amore per la fotografia: a soli sette anni, le prime foto, per gioco.
"Le altre bambine giocavano con le Barbie e io mi facevo regalare da mia mamma la mia prima macchina fotografica", spinta da un lungimirante zio, fotografo autodidatta.
Anche nella fotografia di moda sfoggia classe da vendere ed incredibile self confidence e capacità organizzativa degna della migliore businesswoman.
Audace e al tempo stesso elegante, nei suoi scatti c'è grinta, curiosità e graffiante fame di creatività. Molto del miglior Miles Aldridge, declinato in chiave femminile, nei suoi editoriali dai colori fluo, in pubblicazione.
 
 
 
Come ti rapporti ai soggetti che fotografi?
 
Sono una persona molto timida, ma quando devo fotografare qualcuno non posso permettermi di esserlo, e perciò cerco di mettere la persona che ho davanti a suo agio, cerco di ascoltarla e di farla sentire come se fossimo già amici da una vita. Cerco di creare una sintonia, e fino ad oggi devo dire che ci sono sempre riuscita, in modo del tutto naturale. Sono una persona molto umile e molto tranquilla, mi rapporto con gli altri per come sono nella vita reale. Ho un potere empatico, se così si può chiamare, innato. Riesco a socializzare subito con chiunque abbia di fronte, e questo aspetto psicologico mi aiuta molto a valorizzare i modelli e le modelle che posano per me. 
 
 
 



Ti ispiri a qualche fotografo in particolare?


Non ho un fotografo in particolare a cui mi ispiro. Mi piacciono in molti, prendo spunti da tanti, ma alla fine ciò che faccio è la traduzione di ciò che sono, al di là di ogni tentativo di definizione. Come in tante altre cose, nella mia vita, non ho particolari preferenze, ad esempio come nella musica, nel cibo, anche nella fotografia tendo ad essere molto aperta e curiosa. Vado a momenti, quello a cui mi ispiro varia da un momento all'altro, spontaneamente.
 
Io fotografata da Maria Cristina Franco
 
Simpatia, carisma, costanza e un dono -immenso- da coltivare. Una continua scoperta anche di se stessa e un continuo ampliare i propri orizzonti: la sua ultima fatica, una mostra di interesse quasi etnografico e folcloristico, "Gerace: mestieri non ancora perduti". Innumerevoli, i lookbook e le pubblicazioni, l'ultima delle quali su BeGlam. Caparbia, dalle doti comuniative eccellenti, perspicace e con una cultura di moda amplissima. Una personalità in fieri, uno stile tutto suo. Il Sud Italia incorona un altro genio: Locri, difficile realtà che le ha dato i natali, ha sfornato un talento immenso, in questa ragazza non ancora trentenne.

Il suo sogno nel cassetto, lavorare a Parigi.



 
 
 

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